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La salita del Gran Paradiso sotto la luna piena

22.03.2020   |  Gran Paradiso  |  Racconti  |  Reportage

Christian Sega ci racconta di come lo scorso settembre è riuscito a evitare la coda che sale verso la cima del Gran Paradiso.

14 settembre 2019. Ultimo weekend di apertura del rifugio Vittorio Emanuele II, ai piedi del Gran Paradiso. La lunga stagione estiva si sta per concludere nonostante le ancora alte temperature nel fondovalle ci facciano pensare al contrario…

Questo fine settimana il programma è un corso di alpinismo estivo con nozioni di nodologia e soccorso da crepaccio il sabato e la salita alla vetta del Gran Paradiso la domenica. Insomma un bel weekend carico di progetti e aspettative per Alberto e Michele, i miei clienti, se non fosse che appena arrivati al rifugio, dopo la lunga scarpinata, ci accorgiamo di essere in molti ad aver scelto la stessa meta per questo fine settimana!

A cena dopo un breve consulto col rifugista stimiamo che domani 200 persone tenteranno la salita alla vetta sia partendo dal rifugio Vittorio Emanuele II che dallo Chabod! Io e i miei clienti ci scambiamo occhiate tra l’interrogativo e il preoccupato, inoltre quest’anno l’arrivo alla cima del Gran paradiso è stato messo a senso unico, in senso orario per la precisione, per evitare incastri di corde. Questo si tramuta però in un tempo d’attesa alla base delle roccette ancora maggiore…

Non sono mai stato un amante dei grandi affollamenti in montagna ma da quando faccio questo mestiere talvolta mi ci imbatto e cerco di cogliere il lato positivo della situazione... sto guardando perplesso la sala da pranzo, affollata per il primo turno della cena, mentre discutiamo dell’ora di partenza… quando un po’ scherzando propongo: "facciamo la cima stanotte, c’è pure la luna piena!"

L’idea viene accolta, diversamente da quanto mi aspettassi, con grande entusiasmo! Questa notte c’è la “Harvest Moon”, la luna piena di settembre, una delle più luminose dell’anno e piena di significati “magici”.

E così… ore 00:30 suona la sveglia, e ancora addormentati ci prepariamo nel cono d’ombra creato dalla luna che sorge dietro al Gran Paradiso. Camminiamo in silenzio sulla pietraia che conduce al ghiacciaio, pieni di dubbi e ognuno coi propri pensieri, e ancora la luna non si vede: “sarà questa la traccia giusta da seguire?”, “ce la faremo ad affrontare la salita con questo buio?”. Di notte, si sa, tutti i sensi sono all’erta e i rumori vengono amplificati, ma così anche i dubbi e le paure di non farcela subiscono lo stesso trattamento!

D’un tratto arrivati sul ghiacciaio del Gran Paradiso eccola che spunta, tonda e luminosissima! Rimaniamo un attimo in ammirazione poi spegniamo le lampade frontali e proseguiamo, illuminati dalla sua luce fredda e irreale!

Alle prime luci dell’alba siamo in cima! Completamente soli ad ammirare il tappeto di nuvole sotto di noi, e possiamo goderci il raro lusso di goderci per qualche minuto la vetta con calma, senza l’ansia di avere altre cordate alle spalle.

A volte si può trovare l’avventura anche senza andare tanto lontano dalle montagne più frequentate, quello che serve è cambiare approccio con un pizzico di fantasia!